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- Categoria: Luoghi
- Pubblicato: Giovedì, 19 Luglio 2012 09:57
- Scritto da Super User
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Nell’alto Coahuila la vasta piana di Cuatrocienegas attira da molte parti del mondo visitatori.
Il nome fu scelto dai primi coloni a causa delle sorgenti naturali che creano vaste zone umide e laghi: Cuatrocienegas significa quattro paludi.
In area carsica ci sono centinaia di splendidi laghetti sorgivi con un alimentazione idrica sotterranea ancora non del tutto conosciuta.
Un ottimo lavoro e’ stato fatto da un gruppo di speleo-sub di Treviso (gruppo La Venta). L’acqua in alcuni punti è calda (38° C) poi, scorrendo nella valle e andando ad alimentare le poze più lontane diventa più fredda (22° C).
A causa della particolarità del suo territorio tutta la zona è area protetta per la flora e la fauna dal 1994.Ci sono circa 150 piante ed animali endemici distribuiti tra la valle e le montagne circostanti: 30 specie sono acquatiche di cui 8 sono di pesci, 9 di molluschi e tre di tartarughe.
Se i visitatori più numerosi sono quelli legati al turismo naturalista, un posto così, essendo compreso nella zona arida del deserto Chihuahuense (che comprende in Messico gli Stati di: Chiuhahua, Coahuila, Durango, Zacatecas, Nuevo Leon e San Luis Potosi), non poteva non attirare i cactofili.
Il municipio ha una superfice di 7860,60 Km2.
La piana è racchiusa a nord dalla Sierra la Madera y Menchaca, ad ovest dalla Sierra La Purisma e S. Vincente, a sud dalla Sierra S. Marchos y Pinos ed a sud-est Sierra La Fragua.
L’altitudine varia dai 700 ai 3000 m slm.
Il paese non è molto grande ma offre diverse soluzioni alberghierie e vari ristoranti. Malgrado sia una località turistica rimane un tipico paesino messicano dove la vita scorre calma.
Ci siamo stati, magari solo di passaggio, quattro volte e quello che abbiamo visto non ci ha mai deluso.
Se possibile preferiamo arrivarci da Torreon passando per Laguna Mayran dalla grande distesa bianca fino al Canon della Ventanilla, la porta d’ingresso dal lato ovest.
Mano a mano che si sale a Nord si apre la vallata che racchiude specie notevoli...una vera festa per gli occhi.
Venendo da sud, prima del paese, si trovano le “poze” più famose (a sinistra La Becerra) dove fino un paio di anni fa si poteva fare il bagno con acqua a 36° C in mezzo a pesci tropicali.
C’era una sorta di stabilimento balneare che forniva sdraio ed ombrelloni a prezzi contenuti.
Arrivando durante i fine settimana si incontravano sempre un sacco di persone come in estate sulle nostre spiagge.
Da qualche anno è stata chiusa a causa dell'inquinamento dovuto al gran numero di bagnanti e all'abuso di creme solari.
Essendo tutti laghi comunicanti, quello che finiva dentro La Becerra arrivava a tutti gli altri, con grave danno ambientale.
Proseguendo (a destra) si trova “Poza Azul”, ed il nome dice tutto: l’acqua è di un cristallino puro, lungo i bordi, tra la vegetazione palustre, si trovano anche ninfee.
Dall’ingresso (a pagamento) ci sono vari percorsi pedonali didattici che illustrano flora e fauna.
La “poza” è il simbolo di Cuatrocienegas.
Prima di entrare in paese c’è il Rio Mezquites (anche qui l’accesso è a pagamento): ci sono aree attrezzate per campeggiare, l’acqua non è molto calda ma si fa il bagno tranquillamente e verso il tramonto, con un pò di pazienza, si possono vedere le tartarughe d’acqua (Terrapene coahuilae) che vengono a riva.
Essendo un centro non molto grande tutti sanno tutto.
Una volta siamo arrivati verso sera in hotel e la mattina dopo volevamo fare un giro nei monti a nord del paese. Il posto più comodo per lasciare l’auto era nel parcheggio dietro la statua (non ricordo chi sia il personaggio..) che accoglie i visitatori arrivando da Monclova.
La salita non è facile, essendo molto ripido il pendio che ti porta velocemente sulle creste, e tra l’altro era una giornata di caldo infernale: a metà settembre quasi 40° C.Abbiamo chiesto ad alcuni operai che stavano sistemano il punto panoramico se la nostra auto desse fastidio parcheggiata lì; avuto il permesso iniziammo a salire sotto il loro sguardo stupito (con vari commenti!).
A mezzogiorno, sotto il sole bollente eravamo in cima: penso di non aver mai sudato tanto in vita mia, ma quello che trovammo ci ripagò della fatica fatta.
Verso le 2 ritornammo al parcheggio, sempre guardati con stupore dagli operai, e decidemmo di andarci a fare il bagno alla Becerra…una vera gioia.
La sera il proprietario dell'hotel sapeva già cosa avevamo fatto e ci chiese spiegazioni su quella passeggiata fatta in orario inusuale: avute le nostre delucidazioni ci raccontò del gruppo di studio di Treviso che aveva allogiato lì. Logicamente anche tutto il paese era a conoscenza della nostra giornata e, mentre andavamo in centro a piedi per cenare, la gente ci guardava scuotendo la testa…credo che pensassero che gli stranieri sono matti!!!
Un’altra volta stavamo camminando nella sierra della Madera a ovest del paese quando vedemmo una grotta verso la cima della montagna: decidemmo di andare a vedere cosa poteva esserci.
Mano a mano che salivamo un ronzio sempre più forte ci accompagnava, non riuscendo a capire cosa fosse continuammo a cercare le piante ma il rumore diventava sempre più intenso.
Arrivati all’ingresso della piccola grotta trovammo la risposta: sopra di noi c’era un grosso nido di api in piena attività, io, per sicurezza (sono allergica), mi sono allontanata in fretta mentre Moreno entrava e praticamente da sotto il nido faceva le foto.
Quando, tornati in Italia, abbiamo fatto vedere le foto ad un amico esperto di insetti disse che Moreno era stato molto fortunato a non essere attaccato!!!
La solita fortuna degli inesperti…
Possiamo dire che Cuatrocienegas è veramente un posto da vedere per tutto quello che offre.
Ora potete vedere nella galleria fotografica molte delle specie che si possono trovare qui. Noi siamo stati nella piana fino ad un massimo di 2000 m slm perciò non sappiamo se più in alto ci siano altre piante…comunque buona visione.
- Cuatrocienegas (209)
* nella mappe Willy segnalera la zona di cui stiamo parlando